NORMOTECH

03/06/2015

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RacchettE DA GIOCO PALLACORDA

Tennis PLAY RACKETS

RACCHETTE DA PALLACORDA IN LEGNO TENNIS PLAY RACKETS IN WOOD
RACCHETTE DA PALLACORDA IN VETRORESINA (VTR) TENNIS PLAY RACKETS IN GLASS REINFORCED PLASTICS (GRP)
RACCHETTE DA PALLACORDA IN FIBRA DI CARBONIO TENNIS PLAY RACKETS IN CARBON FIBRE
RACCHETTE DA PALLACORDA IN FIBRA SINTETICA POLIAMMIDICA AROMATICA (ARAMID) (KEVLAR) TENNIS PLAY RACKETS IN ARomatic polyAMIDes FIBRE (KEVLAR)
RACCHETTE DA PALLACORDA IN ALLUMINIO TENNIS PLAY RACKETS IN ALUMINIUM

 

Il tennis ha origini antichissime e pare che derivi da un gioco simile praticato all’epoca dei romani e dei bizantini dal nome latino pila trigonalis. La racchetta da tennis, invece, fa il suo debutto nel XVI secolo: fino ad allora infatti, si giocava a pallacorda direttamente con le mani, protette da un guanto specifico. Dai suoi esordi fino agli anni Ottanta del novecento, la racchetta da tennis aveva il telaio in legno. Un paio di decenni fa, si iniziarono a sperimentare nuovi materiali come le leghe d metallo. Più leggere del legno, avevano però il difetto di vibrare fortemente dopo ogni lancio diminuendo il comfort dell’atleta, particolare non trascurabile soprattutto nel tennis agonistico.
Adesso le racchette si fabbricano tutte in carbonio o leghe di polimeri. Ultra leggere, con il piatto corde uniforme.
racchette in alluminio;
racchetta in fibre pregiate o materiali alternativi come il thermolon.
specifiche per un buon acquisto. maneggevolezza.
racchette con telaio leggero.
aumento del peso della racchetta e l’aumento di rigidità del piatto corde.
Quest’ultimo permette di attenuare la perdita di energia dovuta alla deformazione delle corde.
racchette costruite con materiale composito assorbono meglio le vibrazioni così come un’impugnatura proporzionata alla mano del tennista, un piatto corde molto ampio e un telaio morbido.
racchetta cosiddetta “profilata” cioè che non ha lo stesso profilo su tutta la superficie, ha rigidità superiore del 15% alle racchette non profilate con grande vantaggio della potenza di lancio e del controllo della palla.

Alluminio, fibra di vetro, fibra di carbonio, grafite e fibre cosiddette “superiori”
caratteristiche diverse
Alluminio
telaio in alluminio non consente un buon controllo della palla ed è soggetto a vibrazioni però, grazie al basso costo può essere un buon materiale per le racchette di principianti e bambini.
Fibra di vetro

Leggera ed economica ha una sola controindicazione: non consente alla palla di raggiungere velocità, quindi è sconsigliata per quei tennisti già di buon livello o che giocano nell’agonismo.
Fibra di carbonio
Questo materiale dà vita ad una racchetta molto rigida anche se leggerissima. Il difficile controllo della palla è compensato da un buon rendimento. Oltre alla fibra di carbonio si possono trovare telai in grafite: si tratta di fibra di carbonio purissima. Molto rigida, ha però una durata minore.
Ceramica, boro, kevlar
Sono le cosiddette fibre di qualità superiore: aumentano la rigidità della racchetta, ammortizzano le vibrazioni e sono resistenti agli urti. Sono però molto care.

E’ un nuovo materiale all’avanguardia che consente alla racchetta di “trasformarsi” a seconda dell’uso: se si colpisce forte diventa rigida se si colpisce piano diventa morbida. Questo materiale consente un ottimo compromesso fra tutte le caratteristiche che abbiamo elencato: flessibilità, potenza, controllo della palla e rigidità.
Un altro elemento che spesso si tende a trascurare è la misura del manico: esistono tre misure: la misura 2 è adatta a bambini e donne; la 3 agli uomini; la 4 a uomini di corporatura robusta o molto alti.
Misure
valutare bene: lunghezza del telaio, superficie dell’ovale, impugnatura. Si rischia altrimenti di acquistare un prodotto non adatto.
La lunghezza del telaio
L’unità di misura usata a livello internazionale si chiama inches. La lunghezza standard del telaio senior equivale a 27 inches, cioè 68,5 cm. Tuttavia la lunghezza varia secondo la seguente tabella. Mini: fino a 57,9 cm; Cadet: da 58 a 61,9 cm; Junior: da 62 a 65,9 cm; Senior: da 66 a 81,28 cm. È importante sapere che per alcuni campionati, come i tornei IBM – ATP – TOUR, la lunghezza massima del telaio della racchetta è di 29 inches, mentre la Federazione Internazionale di Tessin approva come lunghezza massima quella di 32 inches. Circa un ventennio fa iniziarono ad essere commercializzati anche i cosiddetti “long body”: si tratta di telai più lunghi che però non hanno trovato un mercato di massa a causa del maggior peso e della minore maneggevolezza. Oggi, con i nuovi materiali ultra leggeri e le varie fibre composite, il long body è ritornato alla ribalta. Esistono però pregi e difetti nell’utilizzo di questo particolare tipo di telaio. Anzitutto non è indicato per i principianti e per quelle categorie di tennisti che giocano d’attacco. Poi si riscontrano maggiori difficoltà nel controllo della palla, dovuti anche dal fatto di doverla colpire ad una distanza maggiore dal proprio corpo. I vantaggi sono indiscussi in termini di aumento della potenza di lancio, ovvero della battuta che in gergo si chiama “servizio”.
Superficie dell’ovale
Il secondo aspetto da valutare bene prima dell’acquisto di una racchetta da tennis è la dimensione dell’ovale nel quale è alloggiato il piatto corde e che determina la superficie di contatto fra la racchetta e la pallina. Un ovale grande, naturalmente, aumenta la zona a disposizione per colpire la palla, attutisce maggiormente le vibrazioni evitando di causare una tendinite.


Le fibre aramidiche, di cui sono composti tutti i tessuti in fibra kevlar / aramidica, sono uno speciale gruppo di fibre sintetiche che, per le loro proprietà chimiche, sono particolarmente forti ed estremamente resistenti al calore ed allo sfregamento.
Kevlar ®, un marchio di DuPont, è probabilmente la migliore fibra aramidica attualmente in vendita, da elevatissima bagnabilità e qualità intrinseca, ma con una bassa deformabilità elastica.
Tutte le fibre aramidiche, tra cui Kevlar ®, sono ampiamente utilizzati in compositi avanzati sia da soli o in combinazione con altri rinforzi ad alte prestazioni come la fibra di carbonio.
Di per se il Kevlar ® è un tessuto in grado di resistere al calore/fiamma, agli urti ed allo sfregamento, ma viene anche utilizzato per contenere la rottura di compositi in carbonio.