NORMOTECH
03/05/2023
11.02.03_ART
PRODOTTI IN FIBRE (GREZZE O FILATE)
 CHIMICHE E/O MISTE NATURALI
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PLASTICS MATERIAL PRODUCTS
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NATANTI DI SALVATAGGIO IN VETRORESINA (VTR) X05X LIFE BOATS IN GLASS REINFORCED PLASTICS (GRP)

Tutti i componenti di un moderno scarpone per lo sci alpino sono formati da materiali sintetici e leghe di metalli, tesi a raggiungere un compromesso tra comodità e performance. Vediamo i componenti principali e quali sono le loro caratteristiche.

Gambetto
E' un elemento strutturale e assolve a varie funzioni. Non solo raccorda lo scarpone con la gamba, ma con la sua inclinazione in avanti influenza anche la postura dello sciatore. Questo determina una posizione con le ginocchia più o meno flesse. Altro fattore importante è la sua elasticità e deformazione alla pressione della tibia sulla linguetta; questo influenza molto la sciata rendendo lo scarpone più o meno reattivo. Questa elasticità viene chiamata comunemente Flex e espressa da un numero. ad esempio un Flex 10 (o 100) esprime uno scarpone "duro", mentre un Flex 6 (o 60) uno "morbido". Spesso le aziende mettono questi numeri nel nome del modello.
Oltre alle solite leve di chiusura nel gambetto è presente una cinghia velcro chiamata Strap, che chiude lo scarpone in alto.

Scafo
Anche lo scafo è un elemento strutturale realizzato con materie plastiche di varia durezza e con elementi di rinforzo nei punti critici. Una curiosità: per economicità di produzione di regola una misura di scafo copre due mezze misure, grazie all'ausilio di opportuni inserti interni. Ad esempio lo stesso scafo può coprire la misura 27.0 e 27.5. Le regolazioni per lo scavo sono limitate, ci sono le leve di chiusura, normalmente due come per per il gambetto; ma vengono proposte anche altre soluzioni con meno leve o con delle stringature particolari. Comunque lo standard è di quattro leve, normalmente in lega leggera e con possibilità di regolazioni micrometriche. Queste regolazioni si realizzano avvitando o svitando le leve sul loro asse, distanziandole opportunamente.

Alzo del tallone
Presente soprattutto nei modelli Dalbello, è una vite che consente di alzare l'appoggio del tallone portando di conseguenza l'appoggio dello sciatore in avanti. Spoiler: posteriore, ma anche anteriore, è una placca mobile che consente di adattare meglio il gambetto al polpaccio Un elemento sottovalutato dello scafo è la suola. Oltre ad essere l'elemento che ci consente di camminare senza gli sci ai piedi, rappresenta anche l'interfaccia tra lo scarpone e lo sci, e dato che tutti gli scarponi vanno bene per tutti gli attacchi, le suole sono tutte standardizzate. Questo vuol dire che rispondono a precise misure stabilite dagli standard DIN.
Ma c'è di più: gli attacchi sono studiati per funzionare in relazione a queste misure standardizzate. Se le misure cambiano, perché ad esempio la suola si è usurata, gli attacchi si sganceranno in modo diverso dal previsto. Spesso gli sciatori fanno pochissima attenzione allo stato delle suole, ma è importante portarsi dietro gli scarponi quando si fanno tarare gli attacchi. I tecnici li tareranno anche in funzione dello stato di usura delle suole. Inoltre è buona norma verificare le suole periodicamente e sostituirne alcune parti se risultano troppo danneggiate.


Scarpetta
Determina il comfort dello scarpone e la trasmissione degli impulsi allo scafo. La scarpetta deve quindi tenere caldo il piede, essere morbida, mantenere un buon contatto con lo scafo, asciugarsi rapidamente, tutte caratteristiche contrastanti tra di loro. Questo spiega come mai la scarpetta ha raggiunto un elevato livello di complessità e ingegnerizzazione, con l'utilizzo di molti materiali, come pile, EVA, vellutino, polietilene, gel, sughero, ecc...
Una volta chiuso lo scarpone il piede deve essere ben alloggiato all'interno della scarpetta, con il tallone e il collo del piede ben fermi, con le dita ancora mobili e senza punti dolorosi di compressione. Dato che la morfologia varia da sciatore a sciatore, le case costruttrici propongono molti scarponi con scarpette termoformanti.
La scarpetta viene riscaldata con un'apposita attrezzatura, lo sciatore vi inserisce il piede e nel successivo raffreddamento la scarpetta ne mantiene l'impronta. Questa non sempre è una pratica necessaria, dato che le scarpette di oggi hanno caratteristiche automodellanti, e solo i più esperti tendono a personalizzare lo scarpone.
All'interno della scarpetta troviamo il plantare. Non è un elemento strutturale, ma importantissimo perché su di lui appoggia il piede e vengono trasmessi gli impulsi agli sci. E' costruito in materiale espanso e alle volte presenta alcuni inserti per adattarlo meglio alla forma del piede. Dato che la morfologia del piede varia da sciatore a sciatore, i più sofisticati sostituiscono il plantare di serie con uno fatto fare su misura.

Clips di chiusura
Le clips o leve possono essere in metallo o in materiali sintetici, entrambe valide e resistenti. Quasi tutte sono dotate di una regolazione micrometrica: il gancio, l'arco della leva che si attacca ai denti della cremagliera all'altro lato, si può avvitare e svitare così da allungarsi o accorciarsi di qualche millimetro e consente all'utilizzatore di trovare la miglior regolazione di chiusura della scarpa. Si chiama appunto regolazione micrometrica.
E' importante provare ad indossare lo scarpone e a chiudere le leve con i guanti da sci per capire con che precisione e comodità sarà possibile poi fare l'operazione in pista. Alcune clips sono poi dotate anche di una comoda molla di ritorno.

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Gli scarponi
Sono gli attrezzi che ci permettono di trasmettere i movimenti del corpo allo sci e, in maniera inversa, sensibilizzano alle reazioni del terreno (propriocettività del piede).
Lo scarpone è formato dallo scafo, dal gambetto e dalla scarpetta.

Lo scafo è la parte esterna: solitamente costruita in poliuretano, permette la modulazione della durezza e dell'elasticità.
Ha rapporti volumetrici variabili per garantire la calzata a tutte le tipologie di piede: pianta stretta (Fit 92-96 mm) - pianta normale (Fit 98-100 mm) - pianta larga (Fit >100 mm). Lo scarpone puó essere sagomato a caldo e fresato internamente nel caso si verifichino anomalie della calzata che possano determinare fastidiose pressioni sul complesso tibia-piede (personalizzazione dello scafo).
Il gambetto è la parte che avvolge la zona tibiale ed è collegato con snodo metallico allo scafo. Nella maggior parte dei modelli, si ha la possibilità di regolare la flessione (flex regolabile) e l'inclinazione laterale (canting). È possibile così ottimizzare l'adattamento all'anatomia del complesso piede-tibia ed esaltare le prestazioni.
Il valore del flex è un riferimento che esprime la durezza dello scarpone. Il valore è determinato esclusivamente da materiale e spessore con cui sono realizzati il gambetto e lo scafo.
Scarponi con regolazione del flex modificano l'angolo di lavoro del gambetto.
La scelta dello scarpone relativamente al flex deve essere fatte in base al livello tecnico, altezza e peso corporeo.
La prova a secco (test di piegamento asse piede-ginocchio), insieme al valore tabellare danno un riferimento preciso per la scelta. È importante ricordare che la variazione di temperatura influisce sul parametro del flex variandone il valore rispetto alla prova a secco se effettuata in ambienti caldi. Durante l'utilizzo in pista questo valore tende ad aumentare.
Tabella di orientamento scelta valore FLEX in base al livello tecnico
Principiante
Evoluzione - Intermedio
Esperto
Esperto - Atleta




Per i modelli "gara" è normalmente possibile scegliere fra più valori FLEX dello stesso scarpone.
Alcuni modelli allround sono dotati di dispositivi che facilitano la calzata e la camminata (sistema walk) svincolando lo scafo dal gambetto, facilitando quindi l'uso durante le fasi di riposo.
Nei modelli "gara", il gambetto è realizzato in poliuretani aventi caratteristiche diverse dallo scafo in maniera tale da poter calibrare il lavoro del flex sulle esigenze tecnico-fisiche dello sciatore.
La scarpetta è la parte interna dello scarpone costituita normalmente da materiali termoformanti che si modellano sulla forma al piede e ne determinano l'isolamento termico.
In alcuni casi si puó utilizzare una scarpetta ad iniezione, ovvero un particolare tipo di scarpetta realizzata per adattarsi perfettamente al piede avendo la possibilità di colmare i vuoti di calzata iniettando materiali che vadano a riempirli.
All'interno della scarpetta troveremo un plantare standard. È possibile personalizzare il plantare mantenendo comunque invariata la posizione del piede rispetto allo scafo.
Negli scarponi da gara le scarpette hanno uno spessore minimo in modo da garantire la migliore trasmissione possibile del movimento e la massima sensibilità.
Le categorie degli scarponi rispecchiano quelle degli sci (allround, race, etc.) al fine di garantire e massimizzare il binomio tecnico che fornirà le migliori prestazioni.
Scarponi allround e allround top-level sono prodotti destinati, rispettivamente, a sciatori in evoluzione ed a sciatori esperti. Garantiscono ottimo comfort mantenendo una buona sensibilità.
Race sono gli scarponi destinati a sciatori di alto livello. Forniscono sensibilità superiore per sciata in conduzione e curva geometrica.
Scarponi gara sono destinati agli atleti e sciatori di altissimo livello.